Nuova tavola Sequoia: CFD FISH

Lasciamo la parola allo shaper di SEQUOIA Surfboards, Marcello Zani:

Cerco sempre di mantenere una connessione tra il futuro ed il passato, usare la tecnologia CFD con lo shape retrò più iconico di sempre era l’idea perfetta per me.
Stiv Lis diceva: “il fish ha velocità, manovrabilità ed un buon feeling nell’onda, non cerco altro.” Io penso abbia un ottimo feeling non solo buono, per questo ho scelto di partire dallo shape tradizionale e ho cercato di rispettare il più possibile lo stile originale apportando solo piccole modifiche. Se devo descrivere il CFD FISH in due parole direi semplicemente che è un fish facile. Facile da usare e facile da manovrare, che è quello che cerco in tutti i miei shape, “easy access to the performance”.

I fish non sono adatti ai principianti, lo stile di derivazione bellyboarding e kneebording, quindi molto corto, lo rende difficile, quindi la prima modifica che ho fatto e le prime analisi di conseguenza, è stata quella di allungare la tavola “strecciandola”, quindi tutto invariato tranne la lunghezza. Questo da un aiuto enorme nella facilità di utilizzo. Più lunghezza è un aiuto fondamentale nella fase di remata e take-off, ma non solo.

La larghezza di 20 3/8 su di una tavola più lunga non rendeva la surfata armoniosa, ho deciso quindi di stringere leggermente la tavola e disegnare un nuovo outline. Questa è stata la parte dove abbiamo lavorato maggiormente con la CFD sul setting della tavola. Ci siamo concentrati nel punto di attacco dell’acqua e sul punto di inversione della curva rocker, che è uno dei punti cruciali della performance della tavola. L’obiettivo era quello di non perdere lift, quindi velocità. Ho rispettato il 0 rocker avanzato del fish tradizionale, una delle chiavi della surfata classica fish, garantendo una manovrabilità più alta. quindi più facile il primo bottom per i principianti e medi surfer ed una tavola meno sticky e più forgivable rispetto al tradizionale fish in manovre più radicali, tutto con una velocità della tavola molto alta. Ho adattato a questo anche la curva dell’entry rocker in modo da sposare stile e performance.
La curva del rocker del tail invece è nel range del fish tradizionale, funziona perfettamente ed è una caratteristica che andava mantenuta, non ho quindi fatto grosse modifiche, solo piccoli refinement. Lo stesso discorso vale per i concavi. Lo stile classico delle curve bottom andava assolutamente rispettato. Il tail ha richiesto tanti disegni e tante prove per me e tante simulazione e informazioni elaborate dai ragazzi di RED. L’inverted double bat tail, o come è stato chiamato nel web, il “bat fish” combina tradizione, efficenza idrodinamica ed un ottimo mix di lift e manovrabilità rimanendo molto vicino al design tradizionale.

Il risultato mi rende molto fiero, infatti da come si vede dalle analisi specifiche la tavola ha 19% in più di hold e 21% in più di efficienza idrodinamica rispetto al fish tradizionale.

Infine L’S” deck è un tributo agli shape Californiani, l’ho sempre amato sulle mie tavole hand-shaped e ho voluto riportarlo sul CFD FISH, con questa distribuzione del volume si ottime un maggior controllo e forza nella remata.

Per maggiori informazioni: SEQUOIASURFBOARDS

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